mercoledì 13 luglio 2011

Prima di parlare "pensa".

Per chi fosse interessato la sottoscritta ha fatto esperienza diretta in Ospedale per cui adesso posso darvi informazioni più dettagliate sul funzionamento dell'assicurazione sanitaria. Verso la fine di Giugno ho accusato un doloretto al seno per cui dato che avevo stipulato quella polizza mi sono detta: perchè non usarla? Quindi ho preso contatti telefonici con la Mondial Assistance che mi hanno risposto subito fornendomi in giornata via mail tutti i possibili posti vicino alla mia zona in cui potessi fare la visita. Ho scelto quello vicino a Minatomirai dato che mi sembrava più a portata di zampa. Ora la cosa più scomoda è il fatto che per la polizza che ho stipulato io (quella student) non veniva fornito un supporto linguistico per la semplice visita ma solo in caso di ricovero onde per cui la fluida parlantina sarebbe dovuta venire dalla sottoscritta....cosa piuttosto ostica. Mi dicono comunque che prenderanno un appuntamento e quindi di aspettare di essere nuovamente contattata ma il giorno dopo ricevo una telefonata dalla sede di M.A. in Giappone e dopo aver sostenuto la mia prima conversazione in giapponese via cellulare e aver capito poco meno della metà è saltato fuori che in quell'ospedale non era possibile prendere appuntamento per cui mi hanno detto di comunicargli quando avrei avuto intenzione di andare e.....Buona Fortuna! Un pò impanicata per il fattore lingua un pò per la situazione dato che pensavo fosse qualcosa di serio ho chiesto aiuto ad un'amica giapponese che parla italiano, la ragazza che mi ha anche invitata a mangiare a casa con i genitori! E' stata davvero molto gentile e disponibile e anche se mi ha detto di essere impegnata con il lavoro durante la mattina mi ha proposto di andarci con sua madre che sebbene non sappia l'italiano avrebbe potuto aiutarmi a spiegare in giapponese grazie al fedele traduttore elettronico di cui era equipaggiata. Mi sono inoltre fatta aiutare dalla mia insegnante di Giapponese in Italia a buttare giù una piccola letterina in cui ho scritto sintomi e medicinali assunti per il problema in questione in modo che almeno si facessero un'idea precisa della situazione. Ci siamo messe d'accordo nell'andarci mercoledì (stamani) invece di giovedì come avevo detto all'assicurazione e ovviamente mi sono scordata di comunicarglielo. Stamani per puro scrupolo ho aperto la posta prima di recarmi all'appuntamento e ho trovato due loro mail dove mi comunicavano anticipatamente per sbaglio di stampare un foglio allegato in cui il medico avrebbe dovuto redigere la diagnosi. Nella mail successiva si scusavano per aver sbagliato il giorno dato che era datata per mercoledì quando in teoria loro sapevano sarei andata giovedì. Ringraziando la divina provvidenza (forse tutti quei soldi dati ai kami a Kamakura sono valsi la pena!) ho messo il documento nella pennina usb a forma di panda e l'ho portata con me. Incontrata la madre di Asuko in stazione siamo andate insieme all'Ospedale dove abbiamo preso il numero e compilato dei fogli in cui mi veniva chiesto malattie, dove accusassi il dolore e altre cose che sono riuscita a comprendere solo grazie al traduttore.  Mi hanno fatto una specie di card elettronica e ci siamo spostate al secondo piano dove dopo aver caricato i dati sulla stessa mi hanno spedita al terzo, dove avrei dovuto fare una mammografia! ç_____ç La mia prima volta con quell'arnese che mi hanno sempre descritto infernale e doloroso era arrivata. Non c'era un medico che parlasse inglese per la cronaca e tutte le infermiere mi domandavano 日本語でだいじょうぶ?- In Giapponese va bene? E ogni volta la mia risposta era sempre la stessa: ちょっと分かります- Lo capisco un pò e contente mi hanno accompagnata nella sala d'aspetto. E mentre stavo pregando affinché mi visitasse un medico donna la porta si è aperta e una bella signorina mi ha invitata ad entrare. Rotolata timidamente nella stanza ho fatto la fantastica scoperta che eravamo solo noi due per cui scampato il medico uomo mi sono spogliata e dopo quattro foto avevo le mie lastre da consegnare al medico per la diagnosi. Ci siamo nuovamente spostate al secondo piano dove sempre con lo stesso numero abbiamo aspettato il nostro turno e verso le 10:30 il numero 45 lampeggiava finalmente nel monitor fuori dalla stanza di お医者さん - Oishasan entrate assieme questa volta mi ha fatto piacere scoprire che il medico non fosse affatto male e quindi gli ho consegnato i fogli dell'assicurazione aspettando che me li compilasse ma inaspettatamente mi ha pacatamente invitata ad accomodarmi sul lettino perchè voleva dare un'occhiata! Ecco che quando pensi di averla fatta franca vieni pugnalata alle spalle da quell'infame destino che ti ritrovi sulla capoccia. Fatta anche l'ecografia e dopo dieci minuti di balbettamenti in giapponese siamo arrivati alla conclusione che non fosse nulla di grave ma solo una malefica ghiandolina che aveva deciso di arrossarsi forse anche lei incazzata per il caldo chi lo sa. La conclusione è stata che il tutto sarebbe andato per risolversi da solo e che quindi l'unica cosa era quella di farsi un'altra visita di sicurezza in Italia, nulla di più nulla di meno. Non ho pagato neanche un centesimo e sono potuta andare molto più rilassata a mangiarmi una pizza con la signora Watanabe. Siamo andate alla Tenda Rossa non molto distante dalla zona dell'ospedale, 10 minuti a piedi. Appena messo piede nel locale ho capito subito fosse un abituè del posto infatti ad ogni cameriere/barista diceva che fossi italiana e stessi studiando giapponese da tre mesi per cui ad ogni mia parola in giapponse seguivano si e no dieci すごい - Fantastico di diversa tono ed intensità! XD La pizza non era male, forse un pò piccola rispetto al prezzo e leggermente gommosetta ma non so quanto avrei potuto pretendere di meglio sicchè l'ho mangiata con molta soddisfazione dopo due mesi e mezzo di astinenza. Tanto per aggiungere una paginetta al mio diario di figure di cacca anche oggi posso buttarne giù un paio così vi fate due risate. La prima è stata quando il cameriere è venuto a prendere l'ordinazione: sia io che la signora avevamo deciso di prendere due pizze, margherita lei e quattro formaggi io per cui lui ci ha fatto gentilmente notare che se avessimo scelto il menù con l'antipasto e il caffè avremmo speso la medesima cifra per cui "daje coll'antipasto"! Mi chiede cortesemente e con una certa curiosità se non ci fosse qualcosa che non potessi mangiare ma quasi automaticamente rispondo che andava bene tutto dato che eravamo in un ristorante italiano. Dopo cinque minuti mentre mangiucchiavo un buon pezzo di focaccina al rosmarino bella rosolata nel forno a legna arriva il piatto che ovviamente il cameriere ci tiene particolarmente a descrivere, della serie "ma se proprio ci tieni tanto, accomodati" e così inizia: questo è un bel carpaccio di fegato seguito da crostino con fegato (l'animale lo ignoro perchè troppo concentrata sulla parola fegato), sashimi di pesce (altro nome sconosciuto, concentrata sulla parola sashimi), sformatino di verdure, polpo sommerso da una montagna di rucola e un fagiolino verde capitato nel piatto per chissà qualche motivo il tutto faceva da cornice ad una sospetta pallina dall'impasto chiaro e sconosciuto. Ma la prima cosa che dice la signora Watanabe qual'è? Dopo che lui tutto contento aveva appena finito di descrivere il piatto? 彼女は魚とやさいが好きじゃない - A lei non piacciono ne il pesce ne le verdure. Ecco avete presente un uomo distrutto? Io ce l'avevo davanti. Quindi per cercare di salvare la faccia dato che era stato un mio errore gli ho bofonchiato che non era un problema che mangiavo e che mi dispiaceva di non aver precisato la cosa. Alla fine infatti mi sono mangiata quasi tutto scartando dal crostino il fegato e utilizzandolo per nascondendovi sotto due pomodorini spuntati da sotto la cappa di rucola e il sashimi di pesce. Chi mi conosce sa il grande sforzo che può essermi costato l'ingollare giù il tutto, agli altri lascio solo l'immaginazione! La seconda figuraccia è capitata alla cassa quando mi è stato presentato lo Chef che amava particolarmente l'Italia e parlava bene anche la lingua. Ci siamo scambiati convenevoli, parlato del più e del meno poi sempre la signora Watanabe se ne è venuta fuori con la frase 彼女はまんがが大好き - A lei piacciono molto i manga. E adocchiatto il Totoro attaccato alla borsa lo Chef mi dice tutto solare che se mi piacessero sia Totoro che i manga sicuramente non poteva non piacermi Hello Kitty no?! A quanto pare secondo la sua logica era scontato. Ed è li che come col cameriere, di getto è uscito fuori il mio odio innato per quella gatta schifosa. Bene, in un giorno sono riuscita a distruggere due persone, ma che gli faccio io agli uomini? Dico sempre le cose sbagliate al momento sbagliato forse... Tristemente dopo aver eclissato il suo sorriso mi dice dispiaciuto che fosse un peccato in quanto il fratello lavora nella ditta che fabbrica la gatta morta, lasciato sottinteso che gli sarebbe piaciuto portarmici. Desolata mi scuso e cerco nuovamente d'arrampicarmi sullo specchio cercando di risollevare le sorti: "Hello K. non mi piace tanto, però adoro Pucca!" Ma lui che mi risponde? "E cos'è pucca?" Ah vabbuò allora ditelo subito che non ce sta proprio nulla da fa....

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