lunedì 23 maggio 2011

ただいま! ~ Tadaima

Sono tornata! >__<  Ebbene sì per chi se lo stesse chiedendo sono riuscita ad arrivare a Nagoya al primo colpo senza troppe difficoltà. Ho visto tante cose, fatto tante nuove esperienze, ho troppo da raccontare e sicuramente il post verrà lunghissimo per cui preparatevi a leggere questa nuova e appassionante avventura! Fatta la borsa con tutti i cambi e controcambi immaginabili, venerdì pomeriggio sono partita da Ishikawa-cho verso Shin-Yokohama dove inaspettatamente non ho dovuto faticare per trovare la biglietteria dello Shinkansen dove sebbene gli addetti parlassero molto bene l'inglese è bastato dirgli "No Reservation" e scucire circa 9.000¥per poter piazzare la sottoscritta in un comodissimo seggiolino che farebbe invidia ai "lussuosi" posti Eurostar di Trenitalia! Dopo circa un'ora e un quarto sono arrivata a destinazione e sotto l'orologio dell'uscita nord ho trovato ad aspettarmi Ayako, Tomo, e un'altra signora simpaticissima che parlava italiano in modo molto fluente dato che aveva vissuto in Italia per circa dodici anni! Dato che ho dovuto confessare di non essere un'amante del sushi mi hanno portata in un localino dove ho mangiato dopo tanto tempo la pasta al pomodoro e mozzarella!!! XD Sì non è stata una cena molto giapponese però ho mangiato con le bacchette e tirato giù il tutto con una buona tazza di thè caldo per cui non è stata neanche molto italiana no? Diciamo un giusto compromesso tra sapori e abitudini. 
Parlato del più e del meno, rispondendo all'ormai super quotata domanda del perchè abbia deciso di studiare Giapponese, ho spazzolato tutto quello che c'era nel piatto eccetto le foglie di basilico e salutata la simpatica signora, Ayako e Tomo mi hanno portata in un posto fantastico, la Sky Promenade! E' un palazzo altissimo di quasi cinquanta piani dal cui 47° piano puoi andare all'osservatorio e vedere tutta la città. Abbiamo preso un ascensore che mi ha un pò scombussolato la testa e le orecchie da tanto andasse veloce, abbiamo salito tutti i piani in pochi secondi e ci è mancato poco che barcollassi abituata com'ero al mio ascensore scalcinato di casa! Arrivati lassù ho visto uno spettacolo che in foto non rende assolutamente,  ma vi assicuro che sia stata una delle cose più belle che abbia mai visto! 
Dal piano sottostante poi ogni circa dieci minuti saliva un bellissimo fumo che cambiava continuamente colore, mi ha ricordato un pò Gardaland. Fatto desistere Tomo dall'andare a prenderci una birra in qualche pub e deciso l'itinerario del giorno seguente, siamo tornati tutti nelle rispettive abitazioni dove nella mia (quella di Ayako) ho trovato due signori davvero gentilissimi! Mi hanno fatto sentire davvero la benvenuta e per la prima volta entrando in casa e uscendo ho potuto dire quelle semplici ma belle parole che ho studiato e visto nei drama: おかえり ~ただいま (Okaeri e Tadaima) いってらしゃい ~ いってきます (Itterashai e Ittekimasu). Che può essere stupido ma è stato davvero bello sentirselo dire e poterlo dire dal vivo! Ho guardato un pò di TV con Ayako ovviamente tutto in lingua e ci ho davvero poco ma per fortuna era un programma televisivo e non un libro per cui le figure mi hanno dato davvero una grossa mano e qualcosa sono riuscita ad interpretare. La sua camera è davvero fantastica! E' piena strapiena di gadget, riviste, cd, pupazzi, libri di hide che io non potrei acquistare in una vita intera! Ho potuto sfogliarne qualcuno e spero di riuscire a comprarne al Lemoned shop di Tokyo quando ci andremo! Verso le 2:00 davvero esauste siamo andate a nanna, io in una stanza tutta mia che era del fratello di Ayako dove ho dormito in un comodissimo futon. Al mattino ho trovato ad aspettarmi in cucina una tipica colazione giapponese a base di: riso bianco, zuppa di miso, tamago e...natto! Sì, l'ho assaggiato! Però dato che ho letto e visto molto di questa strana pietanza non ne ho preso tanto e ho fatto davvero bene! Ha un sapore particolare e forte e sinceramente non fa per me, o forse dovrei semplicemente abituarmici ma ora come ora visto che mi è possibile semplicemente lo eviterò! Finita la pappa siamo uscite dato che alle 10:00 ci saremmo dovute incontrare con Tomo al castello. Inutile dire che sebbene fosse una ricostruzione del vero castello era semplicemente stupendo, curato nei minimi particolari a parte l'ascensore al suo interno sono riusciti a coservarne lo spirito antico. Dopo aver fatto tante foto, visto tantissime cose e riso parecchio abbiamo preso la metro e ci siamo diretti a Osukannon dove abbiamo pranzato con okonomiyaki con un'altra ragazza di cui ricordo solo il soprannome: Dolcemente. Anche lei parlava italiano per cui non nego di essermi approfittata di tutto ciò e quindi per tutti e due i giorni non ho spiccicato una parola di giapponese a parte alcune esclamazioni ergo: sugoi! kawai! hai! iie! Sumimasen! Si bhè tutto si riduceva a questo e a suoni onomatopeici di meraviglia  e appagamento ma l'importante era capirsi no?! Mi hanno portata a visitare un bellissimo e grande tempio dove potevi pregare un pò per tutto: soldi, felicità, salute, studio per cui con pochi scrupoli ho tirato anche io qualche moneta e giunto le mani in segno di rispetto. Visto che l'okonomiyaki era giù stata bella che digerita, siamo andati a fare merenda in un localino in questa lunga strada ricca di negozi e posti dome sbevazzare e mangiucchiare. Abbiamo preso un dolce tipico, gelato con mochi e azuki, dovreste provarlo, magari i mochi risultano un pò gommosi ma se accompagnate il tutto con il resto del condimento quello che ne esce fuori non è per niente male! E strano ma vero sotto la pallina di gelato alla vaniglia ci ho trovato una manciatina di cornflacks! Sugoi! Dopo questa buonissima coppetta di dolce mi sono fatta tentare da un'altra tipica merenda da manga: il taiyaki. Sicuramente l'avrete visto, quella cialda a forma di pesce ripiena di azuki! Era una di quelle cose che ho sempre voluto provare per cui che diamine, l'ho mangiato! Fanculo le calorie! 
Sembrava davvero cialda friabile dei cornetti e l'accostamento con i fagioli rossi era la sua morte. Provatelo! Provatelo! Nel tardo pomeriggio dopo aver saccheggiato un grande negozio con gadgets di ogni tipo dello Studio Ghibli ho fatto la mia prima esperienza con il bagno giapponese. Mio dio....è stato davvero traumatizzante! Ho quasi rischiato di farmi la doccia con il bidè e come nel drama di You're Beautiful ho capito le vere potenzialità di un water e quanto possa essere pericoloso. C'erano troppi tasti e indovinate un pò? Alla fine non sono risciuta a trovare il tasto per lo squacquone! Che umiliazione. Sono dovuta rimanere dentro per dieci minuti fino a che forse sono riuscita a stufare anche la tazza che per tutta risposta ha deciso di autopulirsi! Purtroppo se la fortuna questa volta mi aveva aiutata, la seconda non mi è andata altrettanto bene, infatti sebbene vi sia rimasta dentro più del dovuto e il water mi sembrasse dello stesso modello non si è "autosciacquonato" e sono dovuta uscire lasciando tutto lì! Che vergogna....Ma a parte questa triste parentesi devo dire che sicuramente imparandoli ad usare dovrebbero essere molto comodi, (ganbarimasu!) farò del mio meglio! Per consolarmi dall'inaspettata disavventura Tomo e Ayako mi hanno portata in un altro posto che volevo assolutamnete visitare: lo Hyakuen Shop ovvero il negozio dove tutto costa 100¥. Inutile dirvi che sono uscita più pesante di quando sia entrata, ho comprato uno stendino per i panni dato che mi mancava, un poster sagomato dell'alfabeto hiragana troppo carino, degli eserciziari di kanji e molto altro ancora! La sera verso le sette siamo andati nell'Izayaka dove Ayako aveva prenotato, ho conosciuto un paio di italiani suoi amici e suoi insegnanti che vivono qui in Giappone ormai da parecchi anni. Ho fatto diverse esperienze con il cibo e ad un certo punto ho chiesto che non mi venisse più detto cosa stessi mettendo in bocca per evitare di rifiutarne l'assaggio. Ho assaggiato una piccola pallina fritta dall'aspetto innocuo che addentata e masticata si è rivelata essere piena di solo nervetti che solitamente scarto da qualsiasi pezzo di carne.  Fortunatamente le ali di pollo si riconoscevano a colpo d'occhio e ho potutto saltarle ma il kimchi bhè quello l'ho voluto assaggiare io dato che dai drama ormai ne ho imparato la ricetta!
Ho fatto una bella "bacchettata"e l'ho cacciata in un sol boccone e.....subito dopo ho visto le stelle. Era supermagatroppissimomadonnasantapiccante! Ecco sebbene questa fosse una delle cose che ho voluto provare a discapito del mio palato, vi consiglio di tentare solo se davvero amate molto la cucina piccante, se così non fosse da EVITARE a lettere cubitali. Pensare mi abbia confessato Ayako che questo che ci avevano servito fosse di gran lunga meno saporito rispetto ad altre volte, "e meno male" gli ho risposto. Domenica mattina, il mio ultimo giorno a Nagoya, Tomo e Ayako mi hanno portata a visitare l'acquario! Abbiamo assistito a un bellissimo show di delfini mangiando takoyaki e patatine fritte, che dire? Un'altra esperienza che terrò sempre con me. Dopo aver visto una grandissima varietà di pesci siamo giunti con la metro un paradiso: un Book OFF dove puoi trovare riviste, cd, manga, libri usati a partire da 105¥o poco più. Ho afferrato un cestino azzurro e ho iniziato a mettere dentro manga e CD che in Italia non sono riuscita a farmi mandare: 2 cd dei Tokio, 1 di hide, manga di City Hunter, Kodocha, Akuma de soro e Hanayori Dango. Sebbene la mia carta visa abbia dato qualche problema il commesso è stato ben felice quando mi ha visto riporla e tiarere fuori i contanti. Forse non sono tante le persone che in un giorno acquistano così tanto, infatti sia Ayako e Tomo ridevano quando vedeva i miei occhi sbrilluccicanti e le zampette furtive ripulire le mensole. Povera me, forse più del paradiso penso di aver trovato l'inferno per chi come me, con alcuni oggetti, tende ad avere le mani bucate. Tornati in stazione a Nagoya dove di lì a poco avrei dovuto prendere lo shinkansen per tornare al dormitorio, abbiamo cenato con un ottimo ramen D.O.C. da leccarsi i baffi. 
Ho anche scoperto che non è vero sia maleducazione soffiarsi il naso in Giappone, anzi solitamente nei risoranti di ramen o generis tengono su ogni tavola una scatola di kleenex. Per cui superato l'imbarazzo iniziale dell'ignoranza, per il resto del pasto ho potuto sentirmi libera e naturale constatando che anche Tomo ogni tanto mi faceva compagnia nel suonare. Arrivati ai cancelli dell'entrata per lo shinkansen siamo arrivati ai saluti. E' stato un weekend indimenticabile che avrei voluto continuasse ancora e ancora, ma come si sa ogni cosa ha un inizio ed una fine e sebbene sia giunta troppo presto ho dovuto accettarlo con un pò di tristezza, sperando che giorni così siano solo l'inzio di un qualcosa e non solo ricordi per il futuro. Ciò che ci aspetta non è definito ma cambia continuamente per cui non bisogna mai senterci troppo tristi perchè non c'è nulla di certo e cose felici che ti sono capitate poterbbero riaccadere ancora una volta e farti divertire e sognare come fosse la prima.

Cose interessanti che ho visto: Sullo Shinkansen l'impiegato di ferrovia inchinarsi ogni volta che entrava e usciva da una carrozza. Io sono stata l'unica a girarsi verso la parte opposta per vedere se stesse salutando qualcuno e mi ci sono volute un paio di volte per capire che in realtà stesse porgendo i suoi omaggi ai clienti.
Cose divertenti che ho fatto: fare una piuricura con gli amici! 
Quelle macchinette che si vedono sempre anche nei manga dove puoi personalizzare in modo infinito i tuo scatti. Noi abbiamo fatto quella dove i tuoi occhi diventano enormi, mi sono divertita troppo! XD
Cose strane che ho visto un uomo distinto vestito di tutto punto scaccolarsi avidamente sul treno più veloce del Giappone non curante del'essere visto. E' proprio vero che non bisogna guardare alle apparenze.


 

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