sabato 11 giugno 2011

hide...arigatou.

Stamani alle 11:15 sono partita con Ayako per far visita alla tomba di hide. Una delle cose che non avrei mai pensato mi sarebbe stato possibile fare alla fine si è realizzata e non solo...
In realtà la tomba di hide come mi ha subito spiegato la mia amica non si trovava a Yokosuka come la sottoscritta pensava (bakaaa!!! =.=") ma a Miurakaigan che si trova un pochino più distante! Abbiamo preso un treno express e siamo arrivati a destinazione in un'oretta e mezza circa. Ovviamente ad attenderci c'era quella specie di pioggia sovrannaturale che ci eravamo lasciate ben contente ad Ishikawa-cho ma a quanto pare sembrava proprio non ne avesse voglia di smettere. Come ha detto Ayako probabilemente deve essereci stata un 雨女 ~ Ame onna molto potente (donna che porta pioggia!) e infatti ha continuato a piovere o meglio diluviare per quasi tutto il pomeriggio! A Miurakaigan abbiamo preso un bus per arrivare alla zona del cimitero e percorso una strada che risaliva piano piano tutta la costa. Sebbene il tempo fosse davvero grigio e minaccioso il mare a me è sempre piaciuto sia col sole che con la pioggia per cui ho apprezzato tutto quel panorama. Qui gli scogli escono dal mare scuri come il carbone e appuntiti come pochi. Sebbene ogni singolo giorno il mare cerchi di smussare le loro aguzze forme loro non si piegano, non si lasciano intimidire. Sembravano stessero col fiato sospeso, proprio nello stile dei soldati  petto in fuori e pancia in dentro. Lungo la spiaggia qualche gabbiano, vecchie barche e rami secchi di qualche palma ormai invecchiata. Siamo scese dopo un paio di fermate e dopo aver fotografato gli orari per il ritorno, gambe e in spalla perchè a quanto pare ci sarebbe stato da camminare....e la novità quale sarebbe?! Abbiamo preso una piccola stradina grigia, grigia come tutto in quel primo pomeriggio e mentre su di noi continuavano a svolazzare un'incredibile quantità di falchi la pioggia dirompente è tornata a farsi sentire sul mio povero ombrello che è riuscito a trattenerla come meglio ha potuto pur lasciandosi sfuggire qualche goccia attraverso il tessuto sottile. La strada, era tutta costeggiata da vecchie case, teste di bambole ingiallite dal tempo, sono comparse su grezzi steccati come strani presagi di sventura,  finchè dopo poco non so come è comparsa la campagna. Campi verdi rigogliosi di ortaggi e campi marroni come cioccolata pronti per la semina s'intervallavano l'un l'altro senza darsi tropo fastidio. Nessuna recinzione, una cosa quasi impensabile in Italia dove ci si attacca anche solo per una ciliegia rubata al vicino. L'aria era umida e tutt'intorno si stava diffondendo un leggera nebbiolina. Tutto verde, bagnato ma verde. Sembrava davvero di essere in un film di Hayao Miyazaki e non sarebbe stato del tutto impossibile pensare di poter vedere un Totoro alla fermata dell'autobus con una foglia in testa in attesa che qualcuno gli offrisse l'ombrello. La strada piano piano è cominciata a salire e finalmente dopo una lunga salita finalmente, abbiamo trovato il cimitero. Chiesto informazioni abbiamo scoperto che in realtà la tomba era stata spostata in un'altra ala, probabilmente per il giorno del suo anniversario. Abbastanza vicina all'entrata non ci sono stati problemi nel trovarla: bellissima. Inutile descriverla, potete vederla qui in foto. Ero arrivata. Dopo tanti anni in cui mi ero ripromessa di fargli visita, bhè c'ero. Ayako ha preso da dentro una specie di cassetta delle lettere un quadernino e una penna che erano stati messi lì apposta per i visitatori in modo che potessero lasciare un segno del loro passaggio. Ho preso la penna e ho scritto quello che sentivo, un pò imbarazzata, un pò triste, un pò incredula, un pò tutto. Ho scattato un paio di foto anche se mi sembrava poco rispettoso ma ho pensato che in fondo erano per me, per i miei ricordi e quindi: click! Alla fine ho chiuso per un attimo gli occhi e giunto le mani: ho pregato, una cosa che non facevo da parecchio tempo. Quando li ho riaperti mi sono ritrovata davanti una signora di una certa età che mi stava porgendo molto gentilmente sia a me, ad Ayako che ad un ragazzo vicino a noi un asciugamanino rosa tutto sigillato su cui era cucito il nome di hide. Ero un pò stupita e mi ci è voluto un pò per capire che fosse un regalo. La signora dopo averla ringraziata si è messa a rigovernare la sua tomba in modo così naturale, così deciso, come se fosse una cosa che facesse da sempre, ed in infatti era così: da ben 13 anni perchè quella era la madre di hide. Io e Ayako siamo rimaste di sasso, chi l'avrebbe immaginato che quella volta che vado in Giappone, che quella volta che decido di andare a Yokosuka sarebbe stata quella in cui avrei conosciuto i genitori di hide? A quanto pare mi ha detto la mia amica in seguito, è una cosa davvero rara. Infatti molti suoi conoscenti e conoscenti di conoscenti ,hanno detto e sentito dire da altri di essere andati a far visita a hide ma pochi, davvero pochi di essere riusciti ad incontrare i suoi genitori. Dopo poco ci ha raggiunti anche il padre. Ho detto loro che venivo dall'Italia e ciò è sembrato renderli un pò felici, perchè a loro volta anni prima erano stati a Firenze e Milano e si erano divertiti. Abbiamo parlato qualche minuto poi suo padre dopo essersi congratulato con Ayako del fatto che lei parlasse davvero bene l'italiano ha voluto farsi insegnare come si ringrazia e subito dopo ha detto: "grazie per essere venuta, spero tornerai a trovarci" . Avrei voluto tanto stringergli la mano sia a lui che alla madre ma mi sono dovuta trattenere per non sembrare troppo invadente e villana, ma avrei tanto voluto! Per cui per sopperire a quella mancanza di naturalezza Italina ho fatto parecchi inchini ringraziando infinitamente  per l'asciugamanino. Con parecchia incredulità abbiano infine voltalo le spalle e siamo tornate in strada verso la nostra fermata dell'autobus, verso quel Totoro che ancora non si era fatto vedere. Forse chissà, era già passato il Gattobus e dell'ombrello non aveva più bisogno.
Arrivate a Yokosuka siamo andate a visitare il negozio di CD dove hide andava spesso e sia all'esterno che all'interno c'era sue foto, oggetti, gadeget ovunque. Alle tre abbiamo trovato un piccolo bar molto americano poco giapponese dove abbiamo mangiato dell'ottimo riso al curry con bicchierone di latte abbinato perchè a quanto pare qui è l'accostamento per antonomasia anche se il mio palato non fosse poi tanto d'accordo! Chissà forse anche hide era stato a mangiare lì, in fondo poco distante abbiamo trovato un live bar dove andava spesso a fare concerti. Quelle strade su cui aveva camminato, quei negozi in cui aveva comprato spesse volte, quelle case, non si erano dimenticate di lui. Potevi trovare sempre un qualcosa che te lo riportasse alla mente e non perchè fosse nato lì, ma perchè è davvero stato amato sia per la sua musica che per il suo essere. E' davvero un peccato che tu non ci sia più perchè sebbene tu continui a vivere in tutti quelli che ti hanno amato e continuano a farlo adesso, il fatto che ci manchi farà sempre un pò male.
"E' stato un viaggio lungo, ma alla fine sono arrivata. Grazie per avermi aspettato.
In fondo se sono qui è anche merito tuo...grazie.
"

2 commenti:

  1. Mi hai fatto venire i brividi!!!
    Te l'ho detto che con le tue parole riesci a materializzare, davanti a chi legge, ciò che i tuoi occhi vedono...hai questo speciale potere ;D
    Sono strafelice del regalo che hai ricevuto!! Te lo meriti, sei meravigliosa...ed anche i tuoi pensieri e la tua tenacia lo sono!!!
    Continua così tata..una abbraccio forte forte xD
    Tomo-kun ♥

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  2. Arigatou! ç_ç Mi fa piacere sapere che scrivendo riesca a trasmettere anche a voi quello che vedo e che sento...davvero piacere! Q_Q Un abbraccione anche a te! \>///</

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