
Esistono alcune persone che sono talmente brave in un determinato campo che riescono in qualche modo a metterti in imbarazzo per il fatto di non riuscire ad essere al loro livello o comunque avvicinati. Ecco, una di queste persone è una delle mie insegnanti di giapponese. A quanto pare, è una persona parecchio dotata per le lingue infatti sa parlare: giapponese, inglese, cinese, coreano e stamattina la goccia che è fatto traboccare il vaso è stato l'aggiungere lo spagnolo come ennesima. Mi domando se alla fine di questi tre mesi salterà fuori altro...visto l'andazzo, non lo escluderei di certo! La cosa positiva è che lo spagnolo è davvero molto simile all'italiano per cui stamani nel farmi domande relative al calcio è stato semplice capire cosa chiedesse! XD Solo verso le

11:00 ho realizzato fosse venerdì e quindi che domani non avrei avuto lezione per cui, dato che finalmente è spuntato di nuovo il sole, ho deciso di andare prima alle poste a ritirare i dindini che oramai avevo quasi esaurito e poi a cercare il parco di Yamashita! Ho sempre visto tante indicazioni ma pur seguendolo non sono mai riuscita ad arrivarci per cui gambe in spalla e via verso nuovi orizzonti! \(>o<)/ Ho camminato un pò ma alla fine ne è valsa davvero la pena! Il parco era davvero immenso e quindi mi domando come diamine abbia fatto a non trovarlo prima, ma stiamo parlando della sottoscritta per cui le risposte arrivano da sole... Dopo una bella passeggiata ed essere stata scambiata da una signora per una brasiliana (chissà se poi i prosciutti dagli occhi se li sarà tolti! xD), ho adocchiato quella strana piattaforma sul mare che da tempo desideravo vedere da più vicino!

Ho guardato sulla mappa e a quanto sembra servirebbe come attracco per le navi/crociere però la cosa bella è che c'era del verde lassù e la cosa stuzzicava molto la mia curiosità. Qualche scala più tardi e un'impervia salita di bellissimo grezzo parquet sono arrivata. Più che un attracco per le navi sembrava lei stessa una grande nave: completamente rivestita di legno dalle forme sinuose ma al contempo raffinate. Era un susseguirsi di scalini e saliscendi che ti dava la possibilità di ammirare al meglio lo splendido panorama del porto. Si vedeva Minatomirai con la sua ruota e il grande orologio che sembra stato realizzato apposta da catturare la tua attenzione. Era pieno di coppiette e non nascondo il fatto che mi sono

sentita un pò misera, sola con il mio i-pod però, mi sono calata subito nel personaggio del panda errante per cui quel velo di miseria misto a tristezza, dopo poco, è voltato chissà dove, probabilmente a posarsi dove ce n'era più bisogno. Ho ascoltato un pò di musica e letto un libro che da tempo mi ero ripromessa di iniziare. Ovviamente parlava del giappone, della Kyoto che non riuscirò a visitare, delle Geishe che probabilmente non riuscirò a vedere. E' stato un bel pomeriggio, ricco di profumi, sensazioni e scoperte.
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